Come fare la scelta giusta

Quando ci si trova davanti a un bivio (o, peggio ancora, a un ventaglio di opzioni), fare la scelta giusta assume i contorni di una “missione impossibile”. Almeno, per molte persone è così. Non solo per quanto concerne le grandi decisioni, ma anche per quelle piccole e “quotidiane”.

È possibile superare l’impasse e arrivare a identificare la soluzione ideale?

Fare la scelta giusta: la paura di decidere

La paura di decidere è il più grande ostacolo del processo che porta a fare una scelta. Questa emozione racchiude un’ampia gamma di situazioni. La convinzione di non poter sbagliare, l’ossessione per la perfezione, il timore di non essere in grado di gestire le conseguenze e la delega del proprio valore al giudizio degli altri sono alcune tra le più comuni, ma ne esistono (molte) altre.

Un tale assortimento di condizioni negative sembra impossibile da affrontare, invece un modo c’è e consiste nel prendere consapevolezza di sé. Imparare a conoscersi e ad accettarsi porta a vedere la realtà in maniera oggettiva e avere maggiore sicurezza di sé e permette di entrare in contatto con il mondo interiore di necessità e valori che rappresenta il fondamento del processo per fare la scelta giusta.

Imparare a fare la scelta giusta

Non esistono regole esatte per fare la scelta giusta, ma imparare ad ascoltare sé stessi e i propri bisogni rappresenta la conditio sine qua non per riuscirci. La “scelta giusta” non è tale in una scala assoluta, ma lo in quella relativa di ogni persona, Questo significa che la sua “esattezza” è data dal modo in cui corrisponde ai valori e agli obiettivi del singolo, appaga i suoi bisogni, soddisfa le sue aspettative e lo rende felice.

La strada per conoscere sé stessi e ciò che davvero si vuole passa dalla presa di coscienza e dall’accettazione dei propri limiti e punti di forza, che matura “lasciando andare” i condizionamenti esterni e concentrandosì su di sé. Identificare la propria bussola morale, avere chiaro i propri desiderata e sapere i mezzi che si hanno e quelli che non si hanno per ottenerli permette di valutare la realtà in maniera oggettiva e di modellare le proprie decisioni in modo tale da fare la scelta giusta per sé… in quella situazione e in quel momento.

Nel modo in cui una scelta è giusta non in modo assoluto ma in relazione a chi la prende, infatti, lo è anche in relazione al qui e ora. Questo è un aspetto fondamentale di cui tenere conto, perché signfica che ogni decisione è discutibile, rivedibile e perfettibile. In altre parole, il sé stessi di domani potrebbe non trovare giusta la scelta del sé stessi di oggi, ma ciò non significa che in passato abbia preso una decisione sbagliata. La “relatività” è la chiave per non restare bloccati dalla paura di commettere un errore o dalla ossessione del perfezione e comprendere che ogni scelta è giusta quando è in linea con i valori e i desiderata di chi la compie, nella situazione e nel momento in cui la compie.

5 abitudini vincenti per fare la scelta giusta

Fare la scelta giusta nasce dalla consapevolezza di sé, dei propri mezzi e obiettivi e della propria bussola morale e dal sapere riconoscere la crucialità del qui e ora. Ma non solo. Fare la scelta giusta è anche questione di mentalità e la mentalità si costruisce, alimenta e sviluppa mettendo in pratica delle abitudini vincenti. In questo caso ce ne sono cinque che si rivelano particolarmente utili.

La prima – non in ordine di importanza – è la capacità di agire d’istinto. Questo non vuole dire essere impulsivi, ma (re)agire in maniera genuina e spontanea e – di fatto – in accordo con le proprie necessità e i propri valori. All’opposto, prendersi del tempo per riflettere è un’altra buona abitudine per imparare a fare la scelta giusta. Non sempre procrastinare è male: in alcune circostanze è una strategia vincente per schiarsirsi le idee, vedere le cose da un’altra prospettiva e maturare la decisione migliore nel qui e ora.

In mezzo tra le due – in un certo senso – c’è il raccogliere idee e opinioni esterne. Va detto: se fatto in maniera esagerata, può risultare dannoso e bloccare in un vero e proprio loop di pro e contro. Il segreto – per così dire – sta nello scegliere bene i propri “consiglieri”: chiedere a chi ha (più) esperienza di una data situazione o attività oppure a un familiare, un amico o un collega conosciuto e apprezzato per la sua grande capacità di analisi può essere un valido aiuto per elaborare la propria scelta.

Nella difficoltà di prendere una decisione può offrire un valido supporto anche mettere nero su bianco le emozioni e i sentimenti che genera l’idea di agire in un certo modo. Pensarci è un conto, ma vedere scritto, per esempio, che a immaginare di compiere una data scelta ci si sente molto felici o al contrario molto tristi è infinitamente più potente e dà una grossa mano a indirizzare la propria decisione nella direzione “giusta”.

Ultimo ma non ultimo, è importante imparare a scegliere senza farsi condizionare dal proprio vissuto. Questa affermazione può sembrare un controsenso, perché l’esperienza è considerata uno dei più validi aiuti per prendere una decisione. Il punto è, però, che ogni scelta è relativa e calata nel qui e ora e questo vuol dire che non necessariamente ciò che ieri non si è rivelato giusto lo sia anche oggi. Anzi. Proprio ciò che è accaduto in passato potrebbe avere portato a essere diversi, a pensare e agire in maniera differente e a trasformare in assolutamente giusta una scelta che prima non lo era.

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