Imparare a definire gli obiettivi

Forse non ci avete fatto caso, ma la vita è un susseguirsi di obiettivi. Alcuni fanno così profondamente parte del quotidiano da passare (quasi) inosservati. Altri (la maggior parte) sono stabiliti in maniera consapevole e corrispondono ai traguardi più o meno importanti che scandiscono la realtà di ognuno. La laurea, una promozione al lavoro, il matrimonio, un figlio, ma anche perdere peso, fare un viaggio, leggere un libro, svegliarsi prima al mattino sono tutti obiettivi e danno una direzione e uno scopo all’esistenza.

Il loro valore è grande e il loro significato positivo, ma troppo spesso finiscono per diventare motivo di stress, frustrazione, ansia e addirittura depressione. Cosa li trasforma da alleati in nemici? Nella quasi totalità dei casi, il fatto di essere formulati in maniera sbagliata.

Per (ri)appropriarvi di questa fondamentale bussola per la vita, qui trovate alcuni consigli per impare a definire gli obiettivi.

Le caratteristiche di un obiettivo che funziona

Non esistono obiettivi giusti e sbagliati. Ma obiettivi formulati in modo corretto e altri in maniera confusa e inadeguata. La precisazione potrebbe sembrare un cavillo linguistico, ma non è affatto oziosa. Non è possibile dare un giudizio di valore a un obiettivo, mentre ha senso valutare la sua forma. In altre parole, volere una promozione non è né giusto né sbagliato. Invece, è necessario capire se il contesto, il modo, i mezzi, l’utilità e il tempo sono adeguati.

Uno step fondamentale per imparare a definire gli obiettivi consiste proprio nel capire se possiedono le caratteristiche per funzionare. Queste ultime sono indicate con l’acronimo SMART e corrispondono alle qualità “specifico”, “misurabile”, “accessibile”, “rilevante” e “definibile nel tempo” (dall’inglese time based). Ma cosa vuol dire?

Un obiettivo formulato in modo corretto è prima di tutto chiaro, onesto e coerente con le vostre aspirazioni e capacità. In seconda battuta, può essere espresso in numeri. Poi è realistico per le conoscenze e le risorse che possedete, esprime un valore positivo nel rapporto investimento/beneficio ed è possibile stabilire per esso una durata e delle scadenze.

Per tornare all’esempio di prima, darvi come obiettivo “avere una promozione” non vi porterà da nessuna parte. Invece, stabilire di ottenere la promozione a un ruolo specifico, concordando un piano di crescita con l’ufficio del personale in base alle vostre competenze e valutando la possibilità di seguire dei corsi di formazione, entro un dato periodo di tempo con eventuali step intermedi, è un obiettivo formulato in maniera adeguata e che funziona.

Come definire gli obiettivi

Sapere costruire gli obiettivi è fondamentale per intraprendere un percorso di successo sia nella sfera lavorativa che in quella personale. Ma la forma non è nulla senza la sostanza. In altre parole, un obiettivo SMART funziona se esprime realmente voi stessi e non le aspettative, i condizionamenti e i limiti dell’ambiente culturale, familiare e sociale di cui fate parte.

Nell’esempio della promozione, questo significa che dovete prima di tutto chiedervi se il lavoro che fate è davvero quello che volete o se portate avanti un inganno più o meno consapevole. In questo caso, anche formulando l’obiettivo in modo corretto, è molto probabile che non riusciate a raggiungerlo. La motivazione gioca un ruolo fondamentale nei processi di evoluzione e di crescita e se non state camminando nella direzione che volete, ogni ostacolo (anche il più insignificante) vi richiederà un costo in termini di energia e concentrazione che vi porterà inesorabilmente a perdere la volontà di arrivare al traguardo.

D’altra parte, può darsi che riusciate ugualmente a raggiungere la destinazione. Ma il rapporto investimento/beneficio sarà quasi certamente negativo e vi scoprirete insoddisfatti e frustrati anche con la vostra promozione in tasca.

Per questa ragione, capire e accettare chi siete, cosa volete e le vostre priorità è la conditio sine qua non per definire degli obiettivi non solo funzionanti, ma anche realmente appaganti.

A cura di: Patrizia Saolini

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