Come rientrare nel mercato del lavoro dopo una lunga assenza

Sono tante e diverse le ragioni che possono portare a stare lontani dall’attività professionale per diverso tempo. Ma quando si tratta di tornare, i pensieri e gli ostacoli da affrontare sono in gran parte gli stessi. Di sicuro, esistono delle difficoltà oggettive. Però ci sono anche paure e insicurezze che non hanno un reale fondamento, ma sono espressione del cosiddetto “sabotatore interno”.

Qui trovate alcuni suggerimenti e strategie per rientrare nel mondo del lavoro dopo una lunga assenza in maniera positiva e vincente.

Come ricominciare a lavorare

Se la vostra lunga assenza dall’attività professionale è forzata perché avete perso il lavoro, un rischio molto concreto è che iniziate a cercare un’occupazione qualunque. Ma tradire voi stessi e svendere la vostra professionalità non è una soluzione. Può funzionare nell’immediato (e non è detto). Ma alla lunga mostrerà la corda.

Questo non significa che dovete essere inflessibili e non accettare compromessi. Invece, vuol dire che dovete capire cosa volete e stabilire degli obiettivi realistici. Per riuscirci, provate a chiedervi:

  • Quali sono le mie priorità in questo momento?
  • Cosa voglio ottenere davvero?
  • Come posso agire adesso per raggiungere il mio obiettivo?

Per utilizzare al meglio il vostro tempo e la vostra energia, ragionate in termini di “qui e ora”. Sapere chi siete, cosa volete e quali risorse avete a disposizione è fondamentale per agire in modo mirato e tenere alta la motivazione. E in ultima istanza, per imboccare la strada verso un nuovo lavoro in linea con la vostra professionalità e le vostre ambizioni.

Il rientro a lavoro? Una questione di autoconsapevolezza

Avere chiaro cosa volete, i mezzi a vostra disposizione e la strategia per raggiungere i vostri obiettivi è il primo e necessario passo per rientrare nel mercato del lavoro dopo tanto tempo. Ma non basta. Oltre a conoscere i vostri punti di forza, dovete individuare le vostre mancanze e debolezze personali e professionali.

Guardate dentro di voi, ripensate alla vostra esperienza lavorativa e ai colloqui di lavoro che non sono andati come speravate e informatevi su come si sono evoluti il mondo del lavoro e la vostra figura professionale per scoprire i vostri limiti. Sapere chi siete e cosa sapete fare rispetto alla realtà che vi circonda è fondamentale per aggiornare e/o adeguare le vostre competenze e soft skills in modo da rispondere in maniera puntuale alle esigenze del mercato.

In questo senso le sconfitte e i fallimenti rappresentano un patrimonio di grande valore. Per sfruttarlo, concentratevi su una situazione specifica e provate a rispondere ad alcune domande:

  • Cosa mi è mancato per raggiungere l’obiettivo?
  • Cosa avrei potuto fare di diverso?
  • Quali risorse ho adesso per raggiungere un risultato differente?
  • In che modo posso sfruttarle?

Avere consapevolezza delle vostre risorse e capacità è molto importante per la fiducia e la sicurezza in voi stessi. Ma (ri)conoscere le vostre mancanze e debolezze è fondamentale per continuare a crescere e migliorarvi come persone e professionisti.

Rientrare al lavoro dopo la maternità o una lunga malattia

Rientrare al lavoro dopo la maternità o una lunga malattia è diverso che cercare una nuova opportunità professionale, ma presenta lo stesso delle insidie.

Un rischio molto concreto è che il vostro “sabotatore interno” prenda il sopravvento e faccia nascere dentro di voi paure e preoccupazioni che non hanno reale fondamento. In altre parole, pensare che in ufficio ci sia un clima ostile nei vostri confronti o che non siate più capaci di svolgere il vostro lavoro non significa che sia davvero così.

L’assenza prolungata può generare una percezione distorta della realtà. Per evitarlo e non diventare vittime di pensieri negativi, una buona strategia può essere quella di riprendere gradualmente contatto con i vostri colleghi e superiori e le attività di ufficio prima di rientrare a lavoro. In questo modo, se ci sono criticità, avrete modo di pianificare una strategia per affrontarle.

Invece, una volta tornati in attività, una trappola in cui non dovete cadere è quella di pensare che sarete immediatemente e perfettamente operativi. Molto probabilmente, dovrete fare i conti con dei cambiamenti organizzativi e di gestione e con alcune inevitabili mancanze e debolezze vostre. Professionali ed emotive. Studiate e aggiornatevi per colmare il gap a lavoro e accettate di avere bisogno di tempo per riprendere confidenza con la routine dell’ufficio e riuscire a gestirla in modo positivo ed efficace.

A cura di: Patrizia Saolini

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