Alla ricerca dell’Ikigai, il senso dell’esistenza

Cos’è che vi fa alzare dal letto ogni giorno? La cultura giapponese ha un termine apposta per dirlo, “Ikigai”, che letteralmente significa “una ragione per svegliarsi al mattino” e in modo più generale esprime ciò che dà significato alla vita e che la rende degna di essere vissuta. In altre parole (ancora), l’Ikigai è il senso dell’esistenza. E voi sapete qual è quello della vostra?

Se vi sembra di avere smarrito la rotta o state viaggiando con il “pilota automatico”, ecco qualche suggerimento che può aiutarvi a (ri)trovare l’orientamento e quello che volete davvero da voi stessi e dalla vostra vita.

Dai valori personali al senso della vita

Molte persone pensano che il senso della vita sia un concetto inutile, vano, perché trascende la comprensione umana. Ma la verità è che ciascuno lo porta dentro di sé, solo che non riesce a vederlo, a sentirlo. La poca attenzione a se stessi, i condizionamenti della società, le aspettative degli altri finiscono con il nasconderlo dietro una cortina di nebbia e rumore. Tuttavia, l’Ikigai continua a emergere nei valori che guidano l’esistanza di ognuno.

Capire quali sono le qualità morali che orientano la propria vita, definire ciò che conta davvero per se stessi, è il primo e fondamentale passo per trovare il significato dell’esistenza. Ma come è possibile riuscirci? Un buon modo è… chiederselo! Molto spesso, per non dire sempre, la vita corre via veloce e si perde di vista se stessi. Ed è a questo punto che è necessario fermarsi e domandarsi:

  • Quali sono gli ideali in cui credo?
  • Cosa è importante per me?
  • Come agisco in base a questi ideali e a ciò che conta per me?

Rispondere “di slancio”, in maniera onesta e senza condizionamenti, permette di individuare i valori che definiscono e orientano il proprio comportamento e conduce a un ulteriore, importantissimo step, che consiste nel definire (o per meglio dire, riconoscere) il proprio “valore guida”. Ovvero, quello che è sempre presente in ogni scelta, decisione e azione, in modo consapevole e inconsapevole.

Ma a cosa serve individuare la propria la “bussola morale”? Ebbene, capire cosa orienta ogni momento della propria esistenza è fondamentale per stabilire obiettivi coerenti, definire la ragione profonda e il fine ultimo delle proprie azioni (la cosiddetta “vision”) e in definitiva trovare il proprio Ikigai.

L’autonconsapevolezza nella ricerca dell’Ikigai

Il processo che porta a riconoscere il proprio “valore guida” è profondamente legato a quello che conduce alla presa di coscienza di sé, perché solo individuando e prendendo consapevolezza delle proprie passioni, dei propri punti di forza e di debolezza è possibile agire per trovare e adempiere il proprio senso nella vita.

Le passioni rappresentano una “bussola” nell’esistenza al pari dei valori e hanno ruolo importante per costruire la visione di insieme della propria vita. Invece, i punti di forza o talenti sono i mezzi a disposizione di ciascuno per realizzare i propri sogni. Mentre i punti di debolezza o mancanze sono i limiti e gli ostacoli da superare per raggiungere quello che si desidera. Ma come si fa a riconoscere questi tre elementi?

Anche in questo caso, può essere d’aiuto porsi alcune domande mirate:

  • Cosa mi rende felice?
  • Quali sono le mie potenzialità?
  • In quali attività non riesco a esprimere le doti/capacità che possiedo?
  • Come posso usare le potenzialità che ho per superare questi miei limiti?

E ancora una volta, rispondere in modo onesto e “di pancia” permette di disegnare un quadro realistico di chi si è e si vuole essere.

A questo punto, l’ultimo passo consiste nel mettere insieme come in un puzzle, o una mappa, le “informazioni” raccolte sui valori, le passioni e i punti di forza e di debolezza e nel riflettere su come entrano in connessione (o possono collegarsi) le une con le altre e con la realtà. La “soluzione” porterà con sé la risposta sull’Ikigai.

Forse è banale, ma vale la pena ricordare che l’intero processo richiede tempo, pazienza e costanza. L’importante è non arrendersi di fronte agli ostacoli e ai fallimenti e imparare dalle sconfitte. La strada potrebbe essere lunga e accidentata, ma la ricompensa porta alla felicità.

A cura di: Patrizia Saolini

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