Come decidere velocemente: 7 azioni per riuscirci

Quanto tempo ci vuole per prendere una decisione? Mettercene troppo non va bene, ma anche scegliere e agire in maniera affrettata è una cosa da non fare. La velocità è un elemento chiave per decidere nel modo “giusto” ed evitare di restare impantanati nella palude dei “se” e dei “ma”. L’overthinking mina l’autostima e alimenta l’insicurezza e finisce con il portare all’immobilismo e a un’esistenza condizionata dalla paura e dall’infelicità.

A volte decidere rapidamente è una questione di necessità e non si può fare in modo diverso. Ma in generale saper rispondere in maniera veloce agli eventi è un’abitudine vincente, che ha un impatto positivo sulla vita di ogni giorno.

Come si impara a farlo? Ecco 7 azioni per riuscirci.

1. Allentare la tensione

Avere a disposizione poco tempo per prendere una decisione può essere uno stimolo, ma più spesso è un motivo di stress e porta a fare la scelta “sbagliata” o a restare paralizzati nell’attesa – a volte vana, a volte pericolosa – dell’intervento di un deus ex machina. La pressione influisce in maniera negativa sulla capacità di pensare lucidamente, alimenta il senso di incapacità di fare fronte gli eventi e finisce con il minare la fiducia in sé stessi e nei propri mezzi.

Per tutti questo motivi, la prima cosa da fare quando ci si trova nella circostanza di dover decidere rapidamente (e non solo) consiste nell’attuare uno o più comportamenti utili ad allentare la tensione. Una buona pratica consiste nel prendere una pausa e pensare ad altro. Telefonare a un amico, fare una corsa al parco, riordinare dei documenti, preparare la cena: qualunque strategia va bene, basta che aiuti a staccare. La durata della pausa non è fissa, ma è commisurata all’urgenza – reale e non emotiva – della decisione.

2. Fare chiarezza

La tensione non rende solo difficile pensare lucidamente, ma impedisce anche di mettere a fuoco le cose. Liberarsi della pressione della scelta permette di distinguere con chiarezza il bivio o il crocevia al quale ci si trova di fronte e di capire dove portano le varie strade. Lo stress fa vedere le cose in maniera poco nitida e distorta e crea ostacoli e a volte veri e propri “mostri” dove non ce ne sono.

L’azione di riconoscere la realtà per quello che è davvero e non per quello che sembra o si immagina è fondamentale per decidere velocemente e per il meglio.

3. Definire la decisione

Ma cosa succede se si imbocca una diramazione al posto di un’altra? È questa la riflessione successiva da fare, una volta che si è messo a fuoco con chiarezza l’incrocio di occasioni lungo la strada della propria esistenza. In altre parole, dove conduce la decisione e cosa comporta?

Riconoscere le opportunità e le conseguenze collegate a ciascuna scelta costituisce una vera e propria bussola, perché offre – di fatto – uno sguardo sul futuro e su cosa ci troverà ad affrontare prendendo una decisione o un’altra. Ci saranno diramazioni allineate ai propri valori, altre che presentano uno o più compromessi accettabili e altre ancora che conducono molto lontano da quello in cui si crede e che si ritiene importante.

4. Valutare i pro e i contro

La valutazione dei pro e dei contro è un passaggio cruciale nel processo di scelta ed è una cosa diversa dalla definizione della decisione. Quest’ultima mette a fuoco opportunità e conseguenze per quello che sono e le offre tali e quali al sistema di valori di ciascuno. Ma sono i vantaggi e gli svantaggi intrinsechi a ogni “diramazione” che spingono a optare per una o un’altra. Per dirla in maniera diversa, dei pro o dei contro cospicui possono portare a scegliere una via di compromesso o lontana da ciò in cui si crede e che si ritiene importante, anziché quella allineata con i propri valori.

Nell’ottica di una decisione veloce, la valutazione di vantaggi e svantaggi può condurre a una scelta all’apparenza “giusta”, ma che in realtà porta in sé i semi dell’insoddisfazione e dell’infelicità. Prendere la decisione più vantaggiosa per sé è corretto, ma farlo a discapito parziale o totale dei propri valori è una garanzia di fallimento. Questo significa che a prescindere dal tempo che si ha a disposizione, la scelta non può essere guidata solo o del tutto da rischi e benefici, bensì pro e contro devono essere in sintonia con ciò che conta davvero nella propria esistenza.

5. Accettare la possibilità di sbagliare

C’è un bel modo di dire che recita: “Chi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia mai“. L’errore fa parte della natura umana ed il motore della crescita personale. Eppure continua a essere visto come un male assoluto, qualcosa da evitare a tutti i costi. Anche a quello di restare immobili, non agire e in definitiva non vivere.

Accettare la possibilità di sbagliare rappresenta un pilastro del processo decisionale e assume una rilevanza ancora maggiore quando si è chiamati a fare una scelta in tempi rapidi. Ogni decisione comporta un rischio ed è inevitabile – prima o poi – incappare in una poco felice o del tutto sballata. Ma una scelta sbagliata non significa la fine di tutto. Al contrario rappresenta un’opportunità per imparare, migliorare ed evolvere e decidere rapidamente in maniera corretta in una nuova occasione.

6. Chiedere aiuto

Demandare agli altri le proprie decisioni è sbagliato, ma rivolgersi a un esperto per mettere a fuoco la situazione che si vive o operare una scelta in un campo che non si conosce è un comportamento saggio. A maggior ragione quando si deve agire rapidamente.

Uno sguardo esterno, oggettivo e non condizionato da fattori emotivi e personali, oltre che preparato ad affrontare certi eventi e ambiti, rappresenta un aiuto prezioso e va sfruttato in quanto tale senza paura o vergogna.

7. Ascoltare sé stessi

Allentare la tensione, fare chiarezza, definire la decisione, valutare i pro e i contro, accettare la possibilità di sbagliare e chiedere aiuto a un esperto sono tutte azioni necessarie per fare una scelta rapidamente (e non solo). Tuttavia non sono sufficienti. La razionalità ha un ruolo chiave in ogni decisione, ma non ascoltare l’istinto rappresenta un grave errore. A volte (per non dire spesso), le buone ragioni del cervello sono sorrette dall’impalcatura di sovrastrutture che tutti – più o meno inconsciamente – costruiscono per essere accettati e amati. Ma cos’è che vuole il cuore?

C’è un metodo semplice, ma molto efficace, che aiuta a capire se la razionalità sta portando nella direzione giusta. Basta lanciare una moneta e prestare attenzione alla propria reazione di fronte al risultato. La soddisfazione o la delusione davanti al responso sono un buon termometro dei propri desideri e bisogni più veri.

Articolo a cura di Patrizia Saolini

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